Carnago, 13 febbraio 2021
Il Direttivo della Società Ciclistica Carnaghese, riunitosi oggi, ha deciso di sospendere anche quest’anno l’organizzazione del Gran Premio dell’Arno, che era stato inserito regolarmente nel calendario internazionale domenica 6 giugno. Diamo questa comunicazione con il cuore a pezzi, perchè, dopo la rinuncia forzata della scorsa stagione, eravamo pronti a ripartire con lo stesso entusiasmo che ci ha accompagnato in tutti questi anni, ma l’evolversi della pandemia e tutto quello che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, ci ha fatto capire che in questo momento tanto delicato, questa fosse l’unica scelta sensata. Abbiamo analizzato ogni minimo aspetto organizzativo come nostra abitudine e siamo giunti alla conclusione che, non potendo garantire un evento realizzato non solo all’altezza delle nostre aspettative, ma anche di quelle di tutte le persone e degli enti coinvolti (dall’UCI alla Federciclo, dagli enti che ci sono sempre stati a fianco agli sponsor, dalle società partecipanti al solito caloroso pubblico), sia più giusto sospendere anche quest’anno l’organizzazione dell’evento, rimandando tutto al 2022.
Il nuovo protocollo covid emesso dall’UCI per diminuire il rischio dei contagi richiede modifiche importanti e un maggior numero di addetti per il controllo delle zone transennate; quindi, oltre ai problemi nel trovare fondi per far fronte a queste modifiche, avremmo anche difficoltà nel reperire un numero adeguato di persone disposte a collaborare: il ruolo dei volontari nel mondo del ciclismo è sempre stato considerato fondamentale per l’organizzazione di un evento su strada, e noi non smetteremo mai di ringraziare chi ci ha accompagnati in tutti questi anni, ma, riusciamo a comprendere che, oltre a coloro che purtroppo non ci sono più, ce ne siano diversi che non se la sentano di dare la loro disponibilità; purtroppo la pandemia è una realtà ancora troppo presente nella nostra quotidianità per chiedere alle persone di rischiare il contagio, e non esiste nessun protocollo che potrebbe dare questa garanzia.
A tutto ciò va aggiunta l’incertezza economica in cui versano la maggior parte delle realtà lavorative italiane, tra le quali ovviamente non fanno eccezione i nostri amici, ai quali non solo non ce la sentiamo di chiedere un ulteriore sforzo per permetterci di adeguarci alle modifiche, ma non saremmo nemmeno capaci di chiedere una conferma degli aiuti sempre e puntualmente donati, vista la carenza di lavoro che ha colpito tutti.
Il Gran Premio dell’Arno è una corsa internazionale, che trae la sua forza e la sua spettacolarità dall’avere ai nastri di partenza i migliori juniores italiani e diversi talenti europei, ma in questa incertezza generale con i contagi che aumentano e calano in continuazione e con l’arrivo delle nuove varianti che non conosciamo, nessuno potrebbe garantire la partecipazione all’evento non solo per gli stranieri, ma anche per gli stessi italiani provenienti da regioni differenti; ecco perchè, non ce la sentiamo di mettere in moto la nostra macchina organizzativa, per poi rischiare di aver investito tempo e soprattutto soldi in una corsa che non potrebbe partire per motivi che vanno oltre la nostra volontà.
Guardando il calendario, avevamo ipotizzato di prenderci ancora un po’ di tempo prima di decidere, ma il nostro pensiero principale è stato nei confronti delle squadre e dei ragazzi che stanno perdendo la loro seconda stagione; a Solbiate si partecipa solo su invito, e come consuetudine, le società tra dicembre e gennaio iniziano a disegnare il proprio percorso chiedendo tramite mail la possibilità di prender parte all’evento: ecco perchè non abbiamo voluto attendere oltre, non ci sembrava corretto tenere impegnata una data nella quale i ragazzi potrebbero trovare un’altra corsa, magari più vicina a casa a cui partecipare; questo vale per gli stranieri, ma anche per gli italiani che potrebbero essere in una regione a basso rischio, mentre qui, la situazione è sempre molto incerta.
La Società Ciclistica Carnaghese si è sempre contraddistinta per correttezza e professionalità, quando questi fattori non possono essere garantiti non per mancanze nostre, ma per cause esterne, siamo convinti che non sia il caso di proseguire e rischiare: ecco perchè a malincuore e con tanta tristezza, ci scusiamo, ma preferiamo rimandare l’appuntamento con il Gran Premio dell’Arno al 2022.